Archivi del giorno: giugno 25, 2012

Dono insperato…

Che sarà mai questo bambino?”. È la domanda piena di stupore che affiora sulle labbra di coloro che vengono a conoscenza della nascita di Giovanni. Che cosa possiede di straordinario la sua nascita? Dal testo evangelico possiamo raccogliere alcune caratteristiche che descrivono l’unicità di Giovanni, del suo venire alla luce.

Anzitutto Giovanni nasce da una madre, da tutti ritenuta sterile. Elisabetta infatti era avanzata negli anni e non aveva mai avuto la grazia di un figlio. Giovanni arriva come un “dono insperato”, come il compimento di un sogno. La sua nascita ci ricorda che nulla è impossibile a Dio e che occorre, in ogni circostanza, aver fiducia in lui. La nascita di Giovanni è un messaggio di speranza che attraversa la storia e raggiunge le nostre più profonde aspettative. Probabilmente anche Elisabetta e Zaccaria avevano smesso di sperare, ma il Signore vince le nostre, anche motivate, delusioni.

Giovanni poi possiede un nome nuovo per la sua famiglia. Nessuno infatti della sua parentela si chiamava in quel modo. Giovanni è una “novità”, esce dagli schemi. Quando il Signore interviene nella storia e nella vita porta una ventata di aria fresca, rompe la logica del “si è sempre fatto così” ed indica un orientamento nuovo. La nascita di Giovanni è un invito a cambiare, a convertirsi. Giovanni, il bambino dal nome nuovo, avrà la missione di indicare a tutti la vita nuova, la conversione del cuore.

La nascita di Giovanni restituisce al padre Zaccaria la possibilità di parlare. Era diventato muto a motivo della propria incredulità, ora incomincia a parlare a motivo del suo stupore. Vede le opere di Dio e dalla sua bocca esce il cantico di lode. La nascita di Giovanni è un invito al ringraziamento. La prima parola di Zaccaria è infatti benedictus! Quante volte dalla nostra bocca nasce la lamentela, la rassegnazione, la critica gratuita. Dio mette sulle nostre labbra il rendimento di grazie.

Dalla nascita di Giovanni impariamo ad avere speranza, ad essere pronti alla novità, a parlare benedicendo. Ecco perché si tratta di una nascita speciale, ecco perché la ricordiamo con stupore anche a parecchi anni di distanza.

Buona giornata

DonDo

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